2023 – Volumi film

    Volumi archivio Danilo Bucchi film by Silvia Morani music by Maurizio Cascella ...

2023 – MAXXI L’Aquila – Volume V.15

    Danilo Bucchi Volume V.15, 2023 Smalto su ferro 204x130x0,8 Enamel on iron 204x130x0,8 Courtesy Danilo Bucchi Danilo Bucchi (Roma, 1978) utilizza varie tecniche tra cui disegno, pittura, fotografia e sperimentazioni digitali che testimoniano la ricerca sul segno che l’artista conduce da sempre: la libertà del gesto e la predilezione del nero su bianco, segni che riconducono a note, per la loro riconoscibilità e ripetizione, richiamando la composizione musicale. Tale linguaggio si rintraccia nell’opera Volume V.15: la scultura rende tridimensionale le figure bidimensionali che compongono l’universo di Bucchi, e in particolare quelle del video .0, presentato nella Corte di MAXXI L’Aquila il 22 giugno 2023 e fruibile a tramite QR code. Nel video, figure antropomorfe una dopo l’altra vengono disegnate da una mano invisibile. In una trasformazione che lega il singolo agli altri rendendolo parte di un essere composito, le parti vuote si riempiono di colore, finché gradualmente il nero arriva a coprire interamente lo sfondo. La scultura, rappresentazione del primo soggetto che compare nel...

2023 – Volumi – GALLERIA GABURRO – Milan

Il suono della pittura 1. Rime, ritmi L’opera di Danilo Bucchi, apparentemente semplice nella sua immediatezza, ci pone tuttavia di fronte a complessi problemi concettuali. Innanzitutto, di fronte a una difficile domanda: come far sentire la pittura oltre i rigorosi modelli del visibile e permettere che, allo stesso tempo, la si possa ugualmente avvicinare alla percezione del suo volume andando incontro a una dimensione tattile, quasi scultorea, ma anche alla nostra memoria della musica e del ritmo, cercando in essa un’esperienza di ordine musicale? Infatti, nelle sue molteplici espressioni — installazione, fotografia, pittura o anche nei lavori di carattere digitale — l’artista ritorna sempre in una modalità che possiamo designare come di natura ritmica, che ci permette di percepire la sua intensa relazione con una notazione di carattere musicale. È così che ogni gesto, ogni segno, ogni movimento del corpo — perché è di registri del corpo che di fatto parliamo — che si proietta sulle superfici e che...

2023 – LIQUID collezione permanente – LA GALLERIA NAZIONALE

LIQUID_2016_smalto su tela_130x200   LIQUID Presentazione dell’opera di Danilo Bucchi Mercoledì 12 aprile 2023 ore 18.00 – 20.00 Gipsoteca Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea Mercoledì 12 aprile, l’artista Danilo Bucchi presenta al pubblico la sua opera dal titolo Liquid esposta negli spazi luminosi della Gipsoteca della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. Esposta per la prima volta nel 2017 in occasione mostra personale di Bucchi dal titolo Lunar Black, curata da Achille Bonito Oliva presso il museo MACRO di Roma, Liquid è entrata a far parte della collezione permanente della Galleria Nazionale nel 2019. Oggi Liquid si trova esposta all’interno dell’allestimento di Time is Out of Joint, in dialogo con in gessi ottocenteschi della Gipsoteca e come parte delle combinazioni possibili che questa grande mostra sul tempo mette in campo, con la sua rilettura profonda delle opere della collezione museale. Proprio il tempo è un elemento che appartiene alla ricerca dell’artista. “La tattica perseguita è quella dell’azzeramento della...

2022 – BLU – Visionarea art space – Rome

BLU Gianluca Marziani La natura di alcuni artisti privilegia le variazioni minime su una scala semantica circoscritta. E’ un approccio dal metodo minuzioso che protegge la creazione dai “rumori” esogeni, chiudendo lo sguardo nella grammatica del proprio perimetro, senza perdita del focus sintattico, senza distrazioni tematiche che contaminerebbero l’essenza senziente dell’idea. Per questi artisti la tela si trasforma in una blindatura fortificata, un iperoggetto gravitazionale che comprime il carico energetico in forma quantistica, similmente a un campo di antimateria che esercita pressione sulla massa concentrata, al punto da moltiplicare l’energia dentro la singola tela, come se ogni atto cromatico fosse un nocciolo cosmico dotato di un codice sorgente non fungibile. Danilo Bucchi è l’artista che più mi stimola riflessioni sul destino metafisico della pittura, sul concetto di attualità e persistenza dell’immagine dipinta, su come il quadro possa integrarsi ai nuovi profili digitali senza disperdere il suo patrimonio iconografico, la sua natura metodica e artigianale, il suo spazio di privilegio in...

2020 – MAC USP Museu de Arte Contemporânea São Paulo_Brasil “.0 (punto zero video installation)”

MAC USP Museu de Arte Contemporânea da Universidade de São Paulo viene presentata la mostra Além de 2020. Arte italiana na pandemia Bucchi’s needle gently scratches the screen while his unmistakable mark, like a solfège, elaborates tangled figures that blend with one another, violating the gathering and proximity ban that the pandemic imposed on us. Just when it appears there is no room for anyone else, a new figure conquers its own space in a delicate an respectful balance of coexistence. Suddenly his Brueghelian vision starts to dissolve, the black mark begins to melt as if drenched by water. Yet going back to .0, rather that the darkness of an eclipse, owns the power of redemption. .embed-container { position: relative; padding-bottom: 56.25%; height: 0; overflow: hidden; max-width: 100%; } .embed-container iframe, .embed-container object, .embed-container embed { position: absolute; top: 0; left: 0; width: 100%; height: 100%; } L’ago di Bucchi graffia dolcemente il monitor e il suo inconfondibile...

2020 – PER VIVERE SI MUORE – Porto di Giardini Naxos – Sicily

PER VIVERE SI MUORE_2019_Acrilico su muro, 270x10m L'opera da titolo "Per vivere si muore" realizzata da Danilo Bucchi per Emergence a cura di Giuseppe Stagnitta e patrocinato dal Comune di Giardini Naxos, affronta il tema dell'integrazione e la fratellanza fra i popoli, vista non come problema ma come necessità dell'uomo, in quanto bipede, inevitabilmente spinto da una pulsione verso la mobilità alla ricerca di mondi migliori. L'intervento di Bucchi ha l'ambizione di creare un racconto narrativo, attraverso i personaggi rappresentativi del suo lavoro segnico, che tenteranno di salvare il Negritos realizzato da Boris Hoppek nel 2017, che sta annegando in mare aperto.   "To live you die” is an art  project by Danilo Bucchi for Emergence Festival,  curated by Giuseppe Stagnitta and sponsored by the City of Giardini Naxos, in Sicily. The artwork is about integration and brotherhood among peoples, who need to travel in search of a better world.

2019 – GALERIE PIÈCE UNIQUE – Seed of Grey – Paris

SEED OF GREY This is the title of Danilo Bucchi's work. Figurable painting is that of the Italian artist who combines in his language a mixture of abstraction and figuration. A short circuit between the freedom of the sign and the rigor of the vision. The epiphany of the image in its dynamism produces the sudden appearance of the form. The work founds a temporality without past and without future, rather the constant value of an eternal present as a celebration of art. This means nostalgia for beauty which is always a promise of happiness. Achille Bonito Oliva   SEED OF GREY E’ il titolo dell’opera di Danilo Bucchi. Pittura figurabile quella dell’artista Italiano che coniuga con il suo linguaggio un intreccio tra astrazione e figurazione. Un cortocircuito tra libertà del segno e rigore della visione. L’epifania dell’immagine nel suo dinamismo produce l’improvvisa apparizione della forma. L’opera fonda una temporalità senza passato e senza futuro, piuttosto il valore...

2018 – SKIN TASTE #5 – Paesaggio Sospettato – Rome

  installazione site-specific per la quinta edizione di SKINTASTE #5 progetto a cura di Adriana Rispoli 20 febbraio – 30 aprile 2019 Roma, Porto Fluviale Skin Taste ha come finalità la riqualificazione estetica dell’area metropolitana e la volontà di fondare un nuovo incubatore di creatività, con la missione specifica di generare una sinergia tra mondi non poi così distanti come l’arte e l’enogastronomia. Il Porto Fluviale, attualmente ristorante ma anche salotto e luogo di incontro, occupa gli spazi di un capannone degli anni Cinquanta, adibito nel corso degli anni a opificio, magazzino e deposito, tra Trastevere, Piramide e Testaccio, zona oggetto di un intenso fenomeno di rigenerazione urbana nell’ultima decade. Dopo Mariangela Levita, Flavio Favelli, Giuseppe Stampone, Igor Grubic|Raffaela Mariniello, quest’anno  l’interpretazione della “pelle” dell’ex opificio è stata affidata all’artista romano Danilo Bucchi, noto per la maestria dei suoi interventi urbani...

2018 – OMAGGIO AL BIANCO – 2RC EDITION

acquaforte e acquatinta su lastra di rame cm. 50 x 70 su carta Magnani cm. 50 x 70 stampa a 1 colore tiratura di 50 esemplari, XX prove d'artista e 10 Dedicate dalla A alla M. Stampa: Associazione Laboratorio 2RC Officina Contemporaneo ONLUS, Viareggio Edizione: 2RC Edizioni d'Arte, Roma...

2018 – A.B.O. presenta Il muro della Pittura di Danilo Bucchi

S'intitolava Lunar Black l'intervento site specific messo in atto da Danilo Bucchi al Macro di Via Nizza a Roma esattamente un anno fa, il 23 giugno 2017. Punto focale dell'intervento era il grande muro di una delle project room, su cui l'artista ha dipinto il suo immaginario segnico e iconografico, salvo poi cancellarlo tre mesi più tardi accelerando il naturale percorso esistenziale di un'opera d'arte. Curata da Achille Bonito Oliva, che dell'artista ha esaltato la capacità di “dipingere sulla pelle del mondo”, l'azione performativa è oggi documentata dall'omonimo video, diretto da Silvia Morani, con la direzione della fotografia di Gigi Martinucci e Brando Giannoni, le musiche di Maurizio Cascella e la collaborazione della Galleria Il Ponte Contemporanea. “Lunar Black - the film” costituisce al contempo l'estrema testimonianza dell'intervento ma anche un'opera a se stante, capace di valorizzare le singole componenti del muro, chiarendone e sistematizzandone la visione. .embed-container { position: relative; padding-bottom: 56.25%; height: 0; overflow: hidden; max-width: 100%; } .embed-container...

2018 – BUCCHI + KUBORAUM

The Roman artist Danilo Bucchi and Berlin-based eyewear brand Kuboraum join visions in order to propose ten one-of-a-kind creations (which they call "masks") that, like a blank canvas, were filled with Bucchi's abstractions employing mixed techniques, including incisions, collage, bas-relief and resining. These works of art were each framed in unique iron and plexiglass display cases and include a polaroid of the piece, signed by the artist.   .embed-container { position: relative; padding-bottom: 56.25%; height: 0; overflow: hidden; max-width: 100%; } .embed-container iframe, .embed-container object, .embed-container embed { position: absolute; top: 0; left: 0; width: 100%; height: 100%; }   MASKS B+K 001-010_Bucchi + Kuboraum_2017_ mixed media on acetate_31x31x13h iron and perspex case_ unique piece_ authentic on signed Polaroid [gallery link="file"...

2017 – Museo MACRO – Lunar Black

  La macchina del desiderio L’arte non è che il linguaggio dell’arte. L’immagine è soltanto il desiderio dell’arte di debordare da se stessa e di trasferirsi nell’altrove. L’altrove è il mondo, inteso come luogo e mondo della vita. Quando l’arte abbandona la patetica speranza di essere l’ombra e il doppio della realtà, finalmente esce dalle sue metafore ed entra nel luogo cinico e splendente della metonimia. Essa corrisponde alla coscienza che l’arte acquista di poter vivere accostata ai propri segni, cioè alla consapevolezza dell’autoriferimento. Con la metafora l’arte dispone e consuma ogni sua energia nel captare i segni della realtà per reintrodurli nel proprio spazio, con la metonimia invece essa rivolge e concentra tale energia all’interno della propria soglia, accettando come unico riferimento la presenza del linguaggio. Così, ad un atteggiamento fondamentalmente sintetico, teso a organizzare il linguaggio ad immagine e somiglianza del mondo, subentra un atteggiamento anche analitico, che rivolge la propria attenzione sulla gestione...

2016 – #danilobucchi @ilpontecontemporanea

"Per Bucchi la pittura è il campo delle applicazioni, il luogo in cui deflagrano forze ed energie necessariamente in collisione tra loro, tra astrazione e figurazione. Se nell'arte del passato il pittore usava la propria manualità al servizio di una visione unitaria del mondo dell'arte contemporanea, Bucchi opera per affermare la centralità del frammento. Una costellazione di dati interiori da irruzione sul campo della visione, introducendo nell'immagine la forza emergente e discontinua del particolare. L'opera rappresenta una rotta di collisione tra libertà gestuale che domina la mano, al limite dell'automatismo, e la descrizione di un paesaggio appena sospettato, a rappresentare l'incontro tra il caso e la disciplina pittorica." Achille Bonito Oliva “For Bucchi, painting is the realm of apparitions, the place in which forces and energies that are inevitably on a collision course explode, somewhere between abstraction and figuration. In the art of the past, the painter used his manual skill to serve a...

Opera su tela

2015 – EMERGENZE FESTIVAL_SILOS – Sicily

  STREET ART SILOS Creativa e anticonvenzionale, i maestri dell’Urban Art internazionale ne faranno un grandioso Monumento del XXI secoloCATANIA, 05 LUGLIO 2015 – Si conclude la prima parte dell’AZIONE PITTORICA CORALE Site Specific, di Street Artists provenienti da tutta Europa che hanno TRASFORMATO il gruppo dei Silos del Porto di Catania in un vero e proprio MONUMENTO DEL XXI SECOLO. “STREET ART SILOS” - L’idea nasce dall’incontro tra Angelo Bacchelli (Assessorato ai Saperi e Bellezza Condivisa del Comune di Catania) e Giuseppe Stagnitta (Emergence Festival) e viene progettato e realizzato da Emergence Festival con il contributo dell'Autorità Portuale di Catania - inserito tra gli appuntamenti del Festival I ART. Si conclude la prima parte del lavoro sugli otto Silos che si rivolgono sulla Città del Porto di Catania realizzati dagli artisti OKUDA (Spagna), ROSH333 (Spagna), MICROBO (Italia), BO130 (Italia), VLADY ART (Italia), DANILO BUCCHI (Italia) e...

2015 – BIG CITY LIFE

BIG CITY LIFE un progetto di 999Contemporary organizzazione generale Francesca Mezzano curatori artistici Stefano S. Antonelli e Gianluca Marziani realizzato con il sostegno di Roma Capitale assessorato alla Cultura, Creatività, Promozione Artistica e Turismo - Dipartimento Cultura Fondazione Roma-Arte-Musei e 999Contemporary partner del progetto ATER del Comune di Roma con il patrocinio di Roma Capitale Municipio Roma VIII in collaborazione con ATAC | PESCEROSSO Sponsor tecnico SIKKENS   ASSOLO_2015_smalti su muro_14m x 10m ...

2015 – GREY magazine

C_ART_A by GIANLUCA MARZIANI artist DANILO BUCCHI 1.1 In order to preserve the singularity of this unique collaboration between the artist and Grey, the original text wasn't translated, like a latin catholic prayer. It concerns the DANILO BUCCHI's work and its relationship with the white paper—the same white paper grey is made of—and the universal round body which inhabits caves and monitors. C_uore Esiste, qui e ora, una matrice condivisibile che definisce geografie omogenee e storie combacianti: è la CARTA, limbo scenico di un’idea in comune, cuore di un progetto editoriale che si trasforma in oggetto animato. Un artista e una rivista declinano qui...

2014 – MONOCHROME-Galleria Poggiali

DIARIO DI UNA VISITA NELLO STUDIO DI DANILO BUCCHI di Angela Madesani Un giorno di agosto del 2014, stranamente caldo1, ero seduta sul divano dello studio di Danilo Bucchi a Roma. Un luogo pieno di stimoli, di punti di vista, di oggetti affascinanti: carte, siringhe2, macchine fotografiche3, obiettivi, ordinatamente raccolti in un piccolo armadio a vetri, posto sul tavolo di fianco al computer. Si parlava di arte, di pittura, si guardavano le opere, quando, a un certo punto, la coda del mio occhio curioso, si è posata su un quadro di medie dimensioni, che sta di fianco al divano, in una posizione non eccessivamente visibile. Sono rimasta colpita dalla sua economia spaziale. Si tratta di un quadro bianco in cui nell’angolo sinistro è una zona dipinta di nero, popolata dai suoi soliti personaggi. È un’opera alla quale Bucchi è particolarmente legato. È una sorta di manifesto pittorico. Vi ho percepito, mutatis mutandis, un rimando a un famoso dipinto di Jacques Louis David4, La morte...

2014 – ANTONIO MARRAS + DANILO BUCCHI_INSIEME SIAMO ALTRO_OFF_a cura di Francesca Alfano Miglietti-Circolo Marras MILANO

  Il sole che poche ore fa schiacciava le cose sotto la sua luce dritta e bianca, 
si accinge a inondare l’orizzonte occidentale dei più vari colori. 
Nei moti della sua agonia certi spiriti poetici troveranno delizie nuove, 
scopriranno abbaglianti colonnati, cascate di metallo fuso, paradisi di fuoco, 
uno splendore triste, la voluttà del rimpianto, tutte le magie del sogno, 
tutti i ricordi dell’oppio. 
(Charles Baudelaire) Una mostra che si caratterizza come un mito romantico, come “pittura poetica”. Una pittura affondata nell’im-
maginazione. Corpi e segni che vogliono incontrasi, corrispondersi, fondersi, nei flussi, nelle alterità di scambio 
e di incontro, di opere e di testi. Opere come schermo. Antonio Marras e Danilo Bucchi utilizzano la pittura 
per riprendere, per ‘riprendersi’, una porzione di immaginario che la pittura porta sempre con sé, l’immagi-
nario legato a ciò che non si vede, a ciò che si suppone, si immagina,...

2014 – MAAM_museo dell’altro e dell’altrove_IL PAESE DEI BALOCCHI

IL PAESE DEI BALOCCHI_a cura di Giorgio De FINIS   .embed-container { position: relative; padding-bottom: 56.25%; height: 0; overflow: hidden; max-width: 100%; } .embed-container iframe, .embed-container object, .embed-container embed { position: absolute; top: 0; left: 0; width: 100%; height: 100%; }...

2013 – ANTONIO MARRAS + DANILO BUCCHI insieme siamo altro-Palazzo Collicola Arti Visive

INSIEME SIAMO ALTRO Gianluca Marziani Il disegno come origine della visione figurativa Il corpo come geografia organica in continua trasformazione Antonio Marras + Danilo Bucchi: due attitudini interiori, due modi complementari di affrontare l'elaborazione della forma e la soglia immaginifica della visionarietà. Un eclettico designer che dalla moda sconfina in altri territori e un artista italiano in costante ascesa s’incontrano nel Piano Nobile di Palazzo Collicola. Un’alchimia dei sensi materici e spaziali, una fusione dialettica da cui emergono gli archetipi del disegno primordiale, l’ispirazione figurativa delle comuni origini, la gestualità come “tecnologia” emotiva del controllo liberatorio. La sequenza di salette e saloni fornisce una geografia adatta per il progetto: e il viaggio diviene un respiro aerobico che si adagia sui singoli ambienti, distribuendo percentuali variabili di “ossigeno”, talvolta con respiri profondi, altre volte con soffi brevi e sincopati, altre ancora con momentanei lampi...

2013 – EMMEOTTO GALLERY-ROME

  DANILO BUCCHI a cura di Gianluca Marziani dal 18 aprile al 1 giugno 2013 Tracciare un segno nero che scorre come un percorso dentro e oltre il reale. Disegnare una linea immaginifica che parte dai linguaggi e attraversa le città, l’esperienza, il confronto, la memoria, gli altri linguaggi… Danilo Bucchi torna a Roma con una personale che somiglia a quanto appena detto: una sorta di mondo diaristico che metabolizza l’esterno attorno alla fisionomia mutante dei suoi ritratti a più dimensioni. Bucchi e la propria molteplicità: la pittura col segno fluido delle siringhe che sostituiscono il pennello, le bambole come soggetto privilegiato di un corpo dal sapore teatrale, la scultura come novità che si aggiunge per ampliare la visuale linguistica. Alluminio, carta e tela sono le superfici metaboliche di una figurazione recitativa, un ballo da fermi che coinvolge la sua umanità inquieta e pensierosa, l’autoritratto volumetrico, le bambole tra teatro...

2012 – THE DOLLS-Sabiana Paoli ArtGallery-Singapore

DANILO BUCCHI "THE DOLLS" Sabiana Paoli Art Gallery PTE LTD Tanglin Shopping Centre Shop Unit#01-25/26 Tanglin Road 19 Singapore 247909 Sabiana  Paoli Art Gallery è lieta di presentare dal 7 giugno al 7 agosto “ The Dolls”, il rarissimo ciclo pittorico realizzato per l’occasione da Danilo Bucchi. L’artista romano, a tutt’oggi attivo presso importanti musei italiani, a soli 33 anni, è considerato uno dei talenti più promettenti nel panorama internazionale. The Dolls: “Deformazione” è un termine, che in arte è usato per indicare movimenti e stili che si sono ripetutamente rincorsi nel corso dei secoli. Il mondo proteiforme di Danilo Bucchi, rielabora attraverso le “bambole” liberamente ed attraverso un’interpretazione del tutto personale ed originale, il tema della deformazione. In quanto bambole, esse sono prive di vita, ma al contempo sono soggetti estrapolati  dal mondo ludico a cui è intrinsecamente legata la spensieratezza infantile, di cui Bucchi riprende l’aleatorio ricordo per sublimarlo in una critica sociale, delineata dalla vuotezza di contenuti, in...

2012 – MUSEO CARANDENTE – COLLICOLA ON THE WALL

Palazzo Collicola conferma la sua attitudine recettiva verso le nuove dimensioni figurative. Non è un caso che il ciclo di acquisizioni permanenti stia indagando ulteriori modalità collezionistiche, inserendo opere murali che diventano parte integrante della struttura museale. DANILO BUCCHI - "Social Cube" Velocità, sintesi, controllo: tre momenti che delineano l’attitudine del gesto, la natura del segno e l’impostazione visuale dell’artista. Significativo, in particolare, il connubio tra processo cerebrale ed esecuzione tecnica: esiste un flusso senza interruzioni tra l’idea e il suo sviluppo sul quadro, giocato su un automatismo concentrico che evita la frammentazione discontinua del pennellare. L’uso della siringa al posto del pennello rende possibile la fluidità motoria del gesto veloce eppure calibrato, un’azione che risente delle energie Gutai (l’avanguardia giapponese che aprì la tela alla forza muscolare dell’agonismo) ma anche di Jean Dubuffet e Wols, Jackson Pollock e Maria Lai, fino alla cultura street di cui Bucchi sembra un fuoriuscito talentoso e inclassificabile. Le diverse influenze si...

2012 – PALAZZO COLLICOLA ARTI VISIVE

PALAZZO COLLICOLA ARTI VISIVE Danilo Bucchi (20 Novembre 2011 - 26 Febbraio 2012) a cura di Gianluca Marziani PUNTO. LINEA. CERCHIO Gianluca Marziani Punto, linea, cerchio: le fondamenta del disegno stanno qui. Dalle grotte di Lascaux alla scrittura di Cy Twombly, dai ritrovamenti rupestri al writing evoluto, da Giotto agli artisti che oggi privilegiano l’essenza dentro l’innovazione, il perimetro dell’esercizio primario (disegnare) si racchiude nei tre passaggi con cui la vibrazione mentale (ideare) crea visioni bidimensionali. Sul filo dei cambiamenti recenti, disegno e pittura sembrano appartenersi con la stessa fluidità che collega i fiumi al mare: il disegno indica la matrice, l’idea diretta ed essenziale che defluisce verso margini aperti; la pittura mette il sangue in azione, creando la circolarità interiore del disegnare, un moto biologico che amplifica le esigenze endogene dell’idea. Non ci sono più distanze, semmai si deve parlare di appartenenze. Ancor più nette davanti al potere demiurgico del digitale, così integrato alle linee essenziali del disegno a mano, così “post”...

2012 – MUSEO DEL RISORGIMENTO – TEMA SACRO

CERTOSA DI BOLOGNA - CHIESA DI SAN GIROLAMO Danilo Bucchi: il contemporaneo a confronto con l’antico Tema Sacro - Il Cristo Di Tutti In occasione di ArteFiera, il Museo del Risorgimento-Certosa di Bologna, propone un esperienza d'artecontemporanea a contatto con l’antico in un contesto straordinario quale è la Chiesa di San Girolamo della Certosa,scrigno della pittura barocca bolognese. Il giovane pittore romano Danilo Bucchi eseguirà una grande pala d'altare che sostituirà temporaneamente ilcinquecentesco dipinto raffigurante la Visione di San Bruno, ora in restauro. Danilo Bucchi completerà l’opera in Certosa, durante un incontro con il pubblico che avverrà nella Sala del Pantheon o dei Bolognesi illustri. Il dipinto, che nell’occasione verrà donato al Comune di Bologna, rimarrà sull’altare maggiore della Cappella di San Bruno fino al ritorno di quello antico. ...

2011 – THE BLACK LINE – INTERVIEW WITH DANILO BUCCHI BY JEROME SANS

THE BLACK LINE INTERVIEW WITH DANILO BUCCHI BY JEROME SANS JEROME SANS. When and how did you start making art? DANILO BUCCHI. I remember that from a very young age drawing was a constant playmate. During my academic studies I began to get myself noticed in unconventional spaces: from street mural painting to small shows in clubs and discos, to set designs, etc. Encouraged by my teachers, at around twenty years of age, I began to consider dedicating myself fully to this “profession”. J.S. What did your first painting look like? D.B. It was monochrome, black with a red line across it, small format, similar to a slash by Fontana, an artist that I was not yet aware of. I was roughly thirteen,...

2011 – MUSEO MLAC – BUCCHI SIGN THE BLACK LINE

  Un talento contemporaneo Domenico Scudero In Tradition and the Individual Talent (1920) Thomas Stern Eliot scrive che l'apporto individuale non basta a spiegare il talento e che questo si realizza quando condivide il concetto proiettivo di sé in una mondanità estesa, riflessa sulla tradizione. L’interpretazione dominante del talento nella cultura di oggi è pragmatica come lo era nell'America di Eliot e coinvolge l'idea del saper fare qualcosa che abbia una vasta tradizione, ma di saperla fare in modo originale, inusuale, e in qualche modo di stupire per la disinvoltura mondana nella quale si manifesta. Il talento di Danilo Bucchi è probabilmente il tratto dominante del suo profilo artistico, costituito da una severa determinazione nel radicarsi in un universo di segni che rimanda alla tradizione dell'astrazione europea delle prime avanguardie, con l'ausilio di tecniche e supporti fortemente tecnologici. Di fatto si potrebbe dire che l'impatto materico nelle forme astratto-segniche di Danillo Bucchi giunge ad un livello di...

2011 – THE SCULPTURE – MAN IN CHERGE

  LA SCULTURA Nasce oggi la prima scultura firmata Bucchi. Un progetto di pazienza metodica e qualità figurativa, costruito negli ultimi due anni con un minuzioso percorso tra manualità e tecnologia. Il risultato è un identikit mutante in cui le matrici fisiognomiche dell’artista s’imprimono sull’alluminio e distribuiscono indizi figurativi. Al centro di questo profilo multiplo, costruito per accostamenti selettivi, c’è un “indiziato” principale, ovvero, Danilo Bucchi. Un autoritratto a tre dimensioni. Dove l’artista si racconta attraverso la postura, l’abbigliamento, il cappello. E dove un dettaglio, la carica sulla schiena, diventa chiave denotativa e connotativa, sorta di logo dinamico che aumenta il legame tra opera e fruitore. Gianluca Marziani THE SCULPTURE Today the first sculpture by Bucchi, which is the fruit of methodical patience and high figurative quality, is seeing the light of day, after two years of meticulous...

2011 – SYMPHONIES OF IMAGES AND SOUNDS

SINFONIA DI IMMAGINI E SUONI “In secoli di storia dell’arte, dove tutto è paragonabile e riconducibile a qualcuno, ed è quindi già fatto, già visto, ho capito che la vera differenza tra un artista visivo piuttosto che un altro risiede nel suo segno primario, quello che nasce in una pagina di taccuino, quello che ha il coraggio per primo di rompere l’equilibrio del bianco. La fragilità di un segno risente di più stati d’animo tra cui la musica. Quanta responsabilità ha quello che ascolti mentre disegni? Ma se fosse quello che disegni ad emettere un suono?”, scrive Danilo Bucchi innescando l’idea di un progetto performativo insieme a Giuseppe Stagnitta (psicologo dell’arte), Paolo Giliberti Panettoni (programmatore software e feedback) e Gerardo Greco (designer del suono), quattro artisti provenienti da esperienze diverse che utilizzano modalità d’espressione multimediali, tra immagini e suoni. L’idea è quella di attivare un “processo creativo collettivo”\unico grande corpo\“ipercorpo”\“Sinfonia” che si svilupperà, in senso orizzontale attraverso il...

2007/2012 – THE DOLLS SERIES

The Dolls “Deformazione” è un termine, che in arte è usato per indicare movimenti e stili che si sono ripetutamente rincorsi nel corso dei secoli. Il mondo proteiforme di Danilo Bucchi, rielabora attraverso le “bambole” liberamente ed attraverso un’interpretazione del tutto personale ed originale, il tema della deformazione.In quanto bambole, esse sono prive di vita, ma al contempo sono soggetti estrapolati  dal mondo ludico a cui è intrinsecamente legata la spensieratezza infantile, di cui Bucchi riprende l’aleatorio ricordo per sublimarlo in una critica sociale, delineata dalla vuotezza di contenuti, in cui corpi privi di sostanza e dallo sguardo a tratti vitreo o attonito rimangono sospesi immobili ad osservare il fruitore delle opere. Il percorso dell’artista arriva pertanto ad un’appropriazione di un universo nuovo,  gremito di figure dalle proporzioni eccessive, che divengono icone di questa  polemica ardua ed avvincente della nostra società. La rappresentazione dei soggetti è la manifestazione di un mondo pirandelliano, in...

2003/2009 – ALTER EGO SERIES

Il segno nella pittura Di Giovanni Faccenda Nel contraddittorio scenario artistico contemporaneo la pittura di Danilo Bucchi risalta per un suo modo di emanciparsi da ogni artificiosa influenza che si suole far derivare dal passato. Quanto emerge dalle tele di questo giovane artista romano è, al contrario, una personalissima cifra pittorica sollecitata, in profondità, da un rilevante contributo segnico, che costituisce l’architettura portante di ogni sua manifestazione creativa. L’intima urgenza che indovini pulsante nella stessa iconografia riecheggia in questi segni, emblematici come fossero cicatrici: ansie e inquietudini, appartenenti a un quotidiano nel quale Bucchi stenta a riconoscersi, riemergono come esito dissimulato al termine di un oscuro processo di metamorfosi. Il colore è specchio nel quale si riverberano effervescenze mai sopite, disillusioni e turbamenti di chi non smette di cercare la verità ultima delle cose in quell ’ ambito esistenziale metropolitano vieppiù disumano, dove tutto accade come nella sceneggiatura di un brutto film, nel...

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