2016 – #danilobucchi @ilpontecontemporanea

“Per Bucchi la pittura è il campo delle applicazioni, il luogo in cui deflagrano forze ed energie necessariamente in collisione tra loro, tra astrazione e figurazione. Se nell’arte del passato il pittore usava la propria manualità al servizio di una visione unitaria del mondo dell’arte contemporanea, Bucchi opera per affermare la centralità del frammento. Una costellazione di dati interiori da irruzione sul campo della visione, introducendo nell’immagine la forza emergente e discontinua del particolare. L’opera rappresenta una rotta di collisione tra libertà gestuale che domina la mano, al limite dell’automatismo, e la descrizione di un paesaggio appena sospettato, a rappresentare l’incontro tra il caso e la disciplina pittorica.”
Achille Bonito Oliva
“For Bucchi, painting is the realm of apparitions, the place in which forces and energies that are inevitably on a collision course explode, somewhere between abstraction and figuration. In the art of the past, the painter used his manual skill to serve a unified vision of the world, whereas in contemporary art, Bucchi’s work affirms the centrality of the fragment. A constellation of inner figures bursts into the field of vision, introducing the emerging and discontinuous force of detail into the image. The work represents a collision between gestural freedom that rules the artist’s hand, on the verge of automatism, and description of a barely suspected landscape, portraying the encounter between random chance and pictorial discipline.”